Chirurgia Ossea Piezoelettrica
DEFINIZIONI
Chirurgia ossea piezoelettrica: Taglio selettivo del tessuto mineralizzato utilizzando un inserto chirurgico che vibri ad alta frequenza quando si applica elettricità al materiale piezoelettrico.
VANTAGGI E LIMITAZIONI
Storicamente, il taglio osseo è stato eseguito con strumenti manuali (osteotomi, scalpelli ossei) o alimentati (frese rotanti, seghe oscillanti).
Gli strumenti manuali per il taglio osseo richiedono l’uso di grande forza, che potrebbe causare fratture e lacerazioni dei tessuti molli, accompagnate da sanguinamento severo. Tagliare con frese rotanti o seghe oscillanti genera calore e potrebbe intrappolare i tessuti molli circostanti durante l’osteotomia, causando danni severi a muscoli, nervi e vasi sanguigni, specialmente in siti con accesso difficile o limitato. Il danno fisico o termico all’osso può causare morte cellulare, scarsa rigenerazione e lisi dell’osso. Il grado di danno termico del tessuto è legato a parametri dello strumento (disegno, diametro, affilatura) e a parametri del taglio (velocità, velocità di avanzamento, potenza, profondità di taglio, raffreddamento, liberazione da chip ossee, densità e spessore ossei). Confrontata a queste tecniche tradizionali, la chirurgia piezoelettrica mostra diversi vantaggi in chirurgia maxillofacciale.
EFFICIENZA DI TAGLIO
Lo strumento taglia selettivamente i tessuti mineralizzati a frequenze di 25-35 kHz. Quando in contatto con i tessuti molli, questi vibrano senza danneggiarsi alla stessa frequenza dell’inserto, riducendo drasticamente i traumi a nervi e vasi sanguigni. Gli inserti piezoelettrici non richiedono pressione sull’osso per essere efficaci e, pertanto, i danni termici e le microfratture ossee sono minimizzati. In campo veterinario, quando si eseguono interventi chirurgici sulla fessura ventrale sui cani, il tempo operatorio medio con gli strumenti piezoelettrici è risultato significativamente inferiore a quello con frese rotanti.
SICUREZZA SULLE STRUTTURE NEUROLOGICHE E CARDIOVASCOLARI
L’efficacia e la sicurezza della chirurgia ossea piezoelettrica sono state dimostrate in neurochirurgia quando è stato mostrato che l’osteotomia dell’osso parietale della volta cranica può essere effettuata senza causare traumi alla dura madre.
Una significativa riduzione del sanguinamento intraoperatorio, fino al 30%, è stato osservato durante la chirurgia maxillofacciale con strumenti piezoelettrici rispetto a quella con frese rotanti o seghe oscillanti.
MIGLIORI RISULTATI POST-OPERATORI
Una riduzione significativa di edema post-operatorio, ematoma, trisma e dolore sono stati osservati nell’uomo quando l’estrazione del terzo molare o la chirurgia ortognatica sono stati eseguiti con strumenti piezoelettrici, rispetto a quanto si ottiene con seghe oscillanti e frese rotanti.
VELOCITÀ DELL’OSTEOTOMIA
La chirurgia ossea piezoelettrica è normalmente considerata più lenta di quella con frese o con frese oscillanti. Nonostante ciò, il costante miglioramento di questa nuova tecnologia da parte dei produttori ha portato a strumenti più efficienti, che minimizzano questo problema.
APPLICAZIONI CLINICHE ORALI E MAXILLOFACCIALI STRUMENTAZIONE
Oggi è disponibile in commercio una varietà di strumenti piezochirurgici.
Molti produttori producono diversi inserti che differiscono in forma lunghezza e disegno, così da adattarsi a specifiche regioni anatomiche o tipi di chirurgia. Gli inserti possono essere affilati (scalpelli e scraper), seghettati (seghe), o diamantati (Fig.1). Gli inserti dentati sono più efficienti per il taglio dell’osso corticale. Gli inserti diamantati tagliano per abrasione, e possono per tanto essere considerati meno aggressivi e più sicuri su ossa sottili o nelle vicinanze di tessuti molli; sono solitamente utilizzati per la chirurgia del seno per minimizzare il rischio di perforazione della membrana.
Questa può anche essere una caratteristica utile per prevenire la penetrazione nella cavità nasale quando si esegue una apicectomia del canino mascellare. Gli inserti piatti (simil-bisturi) sono intermedi e sono usati per grattare l’osso corticale, per tagliare l’osso, o per fare osteoplastiche.
UTILIZZO CLINICO
Gli inserti vari e versatili permettono al chirurgo di eseguire procedure di osteoplastica e osteotomia su differenti densità ossee così come raccogliere osso tramite raschiatura. Grazie agli inserti sottili, è possibile eseguire osteotomie curvilinee precise, migliorando il disegno dell’escissione ossea in chirurgie estese o ricostruttive risparmiando le strutture circostanti. Il taglio dell’osso corticale denso viene eseguito meglio tramite inserti affilati dentati (simil-seghetto).
APPLICAZIONI CLINICHE
La piezochirurgia sull’uomo è stata inizialmente sviluppata per l’implantologia dentale e per la chirurgia maxillofacciale. Più di recente, sono state documentate sull’uomo applicazioni in chirurgia dell’orecchio, del naso e della gola, in neurochirurgia, e in chirurgia ortopedica. Sebbene il suo utilizzo in odontoiatria veterinaria e chirurgia oromaxillofacciale stia diventando più diffuso, la letteratura sul tema è scarsa. La chirurgia ossea piezoelettrica è la tecnica privilegiata in questi difficili siti chirurgici.
Essendoci meno rischio di intrappolare e lacerare tessuti molli e vasi sanguigni, la perdita di sangue è ridotta e la visibilità del sito chirurgico aumentata. Gli effetti dell’irrigazione e della cavitazione contribuiscono anche all’emostasi.
CHIRURGIA DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE
La chirurgia dell’articolazione temporomandibolare (ATM) è complessa, essendo il sito chirurgico profondo e sottile, con un processo condilare allungato trasversalmente, scarsamente accessibile e circondato da una ricca vascolarizzazione.
L’arteria mascellare è estremamente prossima al processo mediale del condilo. La principale indicazione per la chirurgia dell’ATM è l’anchilosi dell’ATM, che può essere il risultato di un trauma maxillofacciale, di osteopatia craniomandibolare o di osteoartrite severa con formazione di osteofiti.
In pazienti con anchilosi dell’ATM, l’anatomia normale è spesso distorta da rimodellamento osseo severo e fusioni. Le fusioni ossee possono coinvolgere l’arco zigomatico e il ramo mandibolare, oltre alla stessa ATM. In passato, le condilectomie erano eseguite con strumenti alimentati (frese o seghe) e manuali (scalpelli e ossivore). L’osteotomia è imprecisa con questi strumenti, con un alto rischio di lacerazione dei vasi sanguigni, di rimozione incompleta del processo condilare e insufficiente osteotomia. Il taglio osseo con strumenti piezoelettrici offre un vantaggio distinto nella chirurgia dell’ATM.
ODONTOIATRIA
Estrazioni
L’unità piezochirurgica può essere utilizzata per l’osteotomia e il sezionamento dei denti nel caso di denti impattati o durante l’esecuzione di un’estrazione con accesso molto limitato (apertura della bocca ristretta a causa di processi patologici o anomalie anatomiche). In questi casi, l’utilizzo della piezochirurgia è molto più sicuro rispetto all’uso delle frese rotanti. Per le estrazioni tradizionali in cani e gatti.
Chirurgia ossea parodontale
Gli strumenti piezoelettrici possono essere utilizzati per eseguire osteotomie/ osteoplastiche e per raccogliere graft ossei autologhi per la chirurgia ossea parodontale ricostruttiva. Il suo utilizzo in siti chirurgici stretti è più sicuro rispetto all’uso di frese rotanti e permette un approccio più preciso e più conservativo.
Chirurgia endodontica
L’intera procedura di apicectomia può essere eseguita in sicurezza con strumenti piezochirurgici, così come visto nella letteratura sull’uomo. L’osteotomia per l’esposizione dell’apice può essere eseguita sia con inserti seghettati nell’osso denso e spesso del corpo mandibolare sia con inserti simil scalpello ricurvi nell’osso alveolare mascellare più sottile. Una volta che l’estremità della radice è stata esposta, gli inserti a scalpello o diamantati permettono un’osteotomia più conservativa. L’escissione della radice può essere eseguita con inserti seghettati invece che con frese, e la superficie di taglio della radice resecata può essere lisciata con un inserto piatto diamantato. La preparazione del canale apicale della radice puù essere poi eseguita con inserti convenzionali per l’endodonzia retrograda. In questo modo, tutta la procedura è eseguita utilizzando strumenti piezoelettrici.
CHIRURGIA OROMAXILLOFACCIALE
Mandibolectomia
Per quanto sia considerata un po’ più lenta della chirurgia con frese rotanti, la chirurgia piezoelettrica è un mezzo davvero preciso e sicuro per eseguire l’osteotomia mandibolare senza recidere il fascio neurovascolare all’interno del canale mandibolare. Essendo la corticale dell’osso mandibolare densa e spessa, specialmente in cani di taglia grande, lo strumento di preferenza è l’inserto seghettato. Per velocizzare il procedimento, l’osteotomia può essere iniziata con una fresa rotante e, una volta avvicinatisi al canale mandibolare, terminata con gli inserti piezoelettrici. Il contatto diretto degli inserti per piezochirurgia con nervi e vasi non induce danno diretto, a meno di applicare una pressione eccessiva e incontrollata sulle strutture stesse. Una volta che l’osteotomia del corpo mandibolare è stata eseguita, le porzioni rostrali e caudali possono essere separate per esporre vasi e nervi, che possono essere legati e sezionati. Nella parte rostrale della mandibola, l’abilità della strumentazione piezoelettrica di eseguire incisioni curvilinee precise permette un approccio più conservativo, con preservazione della parte caudale dell’attacco sinfisale e/o del fascio neurovascolare che esce dal forame mentoniero.
Maxillectomia
La maxillectomia è tipicamente associata a un sanguinamento più copioso rispetto alla mandibolectomia, in quanto si accede alla cavità nasale o orbitale. A causa della complessa anatomia e dell’importante apporto di sangue, la maxillectomia caudale è la chirurgia delle mascelle più complessa.
Estratto da
Oral Maxillofacial Surgery in Dogs and Cats (Second Edition),
Frank J.M. Verstraete, Milinda J.Lommer, Boaz Arzi